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Gay, Lesbiche, Trans e neoliberismo (workshop Firenze novembre 2002)

 Autore: Azione gay e lesbica Firenze (a cura di )  Categoria: femminismi
 Descrizione:
Il 20 luglio del 2000 lo striscione rosso di Azione gay e lesbica, sorretto dalle nostre mani, sfilò per le vie di Genova, o meglio, fu rinchiuso, insieme a migliaia di donne e di uomini in poche centinaia di metri del lungomare del capoluogo ligure, intorno la violenza brutale della repressione poliziesca contro una grandissima manifestazione.
La partecipazione alla manifestazione di Genova ha segnato in Italia l’esordio dei movimenti delle lesbiche, dei gay e delle persone transessuali nelle iniziative di contestazione del neoliberismo e quindi la partecipazione ai forum sociali. In seguito, Azione gay e lesbica ha aderito e partecipato al Forum Sociale di Firenze dando luogo a proficue contaminazioni. Dall’altro canto, la carta di fondazione del forum fiorentino recita: “Riconosciamo parte della nostra battaglia i movimenti che lavorano per difendere il diritto all’autodeterminazione di ogni donna e di ogni uomo, riconosciamo le istanze di liberazione delle lesbiche e dei gay come espressioni di diritti fondamentali che non possono essere negati in nome di presunte culture locali”.
Dopo mesi di partecipazione, insieme ad un movimento eterogeneo, ai lavori del forum, alle mobilitazioni contro le guerre, all’elaborazione sulla globalizzazione neoliberista, abbiamo iniziato ad accorgerci della carenza di una riflessione interna al nostro movimento, a sentire il bisogno di analizzare con lo sguardo obliquo delle lesbiche e dei gay le tematiche che il movimento dei social forum ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica di tutto il mondo.
Abbiamo quindi iniziato un percorso di confronto all’interno della nostra associazione sulle tematiche connesse alla globalizzazione neoliberista a partire dalle nostre vite, dalle nostre scelte, riscontrando gli elementi collettivi delle esperienze individuali, portando alla luce il personale che diviene politico. Alla prima assemblea nazionale dei Social Forum che si tenne a Firenze nell’ottobre del 2001 partecipammo con una prima riflessione che muoveva dalle seguenti considerazioni: “Siamo innanzitutto donne e uomini fra altri/e donne e uomini e riteniamo che le nostre identità, lesbica e gay, siano un ulteriore strumento per comprendere come la globalizzazione rafforzi un sistema sessista,
escludente e patriarcale.
Questo sistema, che incrementa la povertà delle donne e esalta tutte le forme di violenza contro di loro, è lo stesso che non prevede l’esistenza delle lesbiche e dei gay se non come consumatori e consumatrici, fino ad arrivare, nei paesi poveri dove possiamo consumare troppo poco, alla nostra soppressione fisica.
Rifiutiamo la logica che vede il movimento gay e lesbico come una lobby dell’occidente: rifiutiamo di far passare la nostra dignità attraverso il nostro potere d’acquisto e rivendichiamo la nostra appartenenza alla grande
maggioranza delle donne e degli uomini oppresse/i.
Il movimento di cui ci sentiamo parte è quello che vuole la liberazione delle lesbiche e dei gay strettamente connessa a quella di ogni donna e di ogni uomo della terra. Ed è per questa liberazione collettiva che noi vogliamo combattere insieme a tutte/i coloro che si riconoscono nell’Appello di Porto Alegre. L’esclusione e la violenza sulle lesbiche e sui gay accomuna la parte ricca e la parte povera del mondo, anche se la storia degli ultimi cinquant’anni dimostra che solo nei luoghi e nei tempi in cui esistono livelli di vita dignitosa per tutte/i è possibile un miglioramento delle nostre
condizioni di vita.
Il Social Forum Europeo svoltosi a Firenze nel novembre 2002 è stata l’occasione per cercare di allargare ad altre e altri il discorso e la riflessione che conducevamo da mesi all’interno dell’associazione; il mezzo è stato l’organizzazione dello workshop di cui questo libro raccoglie gli atti.
Per quell’occasione, all’interno di Azione gay e lesbica, approfondimmo la riflessione, articolammo la discussione nel documento intitolato “Gay, lesbiche e neoliberismo” e riprodotto nella sezione degli allegati di questa
pubblicazione insieme ad altri elaborati da altre realtà.
Vennero coinvolte nello workshop anche quelle parti dei movimenti europei che, per propri percorsi, si erano avvicinate al movimento antiliberista. In queste presenze internazionali (soprattutto spagnole, portoghesi, francesi e greche) brillano per la loro assenza le realtà gay e lesbiche del Nord Europa, in altre occasioni preponderanti.
In questa assenza possiamo forse leggere come il nord del mondo tenda a chiudersi nei propri privilegi a scapito delle realtà del sud più svantaggiate o le scelte diverse di movimenti che, compiendo una scelta lobbistica, hanno
rinunciato ad una visione politica complessiva.
Alla fine di questa breve presentazione degli atti vogliamo auspicare che questa pubblicazione non sia il momento conclusivo di un percorso, ma che possa rappresentare un punto fermo per portare avanti la riflessione e
organizzare nuove iniziative.
Elena Biagini e Graziella Bertozzo

Posizione: FEM AA.VV GAY


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