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Pensieri che spezzano le sbarre: non potete imprigionare le idee! 

A causa della mia filosofia di vita del dubbio, che m’insegue come un incubo fin dalla mia infanzia, non son mai stato sicuro di niente. Visioni frequenti come quella di non riuscire ad attraversare un buco nella roccia, nonostante l’apparente piena libertà di movimento, o di volare, pur essendo allo stesso tempo senza fiato ed immobile, erano forme espressive di questa vita dubbiosa. Mi sembrava come se né mia madre, né l’intera umanità avessero mai voluto darmi libertà o rispettarla. Cercavo la verità nei libri, ciò che mi apparve presto come un’immersione in una botte senza fondo. Mentre tutti i genitori festeggiavano la nascita dei loro figli come una grazia, a me sembrava quasi come un grosso peccato. Per l’individuo nella società mediorientale la felicità sembrava essere irraggiungibile. I matrimoni, che dovrebbero rappresentare i momenti più felici per due esseri umani, significavano per me quasi l’inizio di grandi e disgustosi peccati. Da qualche parte c’era un qualcosa di completamente falso,  ma dove? Ero sempre pieno di pensieri, preoccupazioni e timore, perché sino a quando posso tornare con la memoria ho dovuto rispondere de solo a questa domanda, sebbene avessi voluto che qualcuno mi aiutasse. Non volevo una vita falsa e a buon mercato. Non volevo vivere senza la verità. Ma dove l’avrei trovata?

Abdullah Öcalan –  Difesa di un uomo libero 

Per la settimana dei libri di Öcalan, per protestare contro il suo isolamento nel carcere di Imrali e diffondere le idee di liberazione contenute nei suoi scritti dal carcere, oltre che tre aperture straordiarie della libreria, proponiamo qui una raccolta digitale di frammenti significativi selezionati dai suoi scritti. Ricordiamo che le sue opere sono sempre consultabili tra gli scaffali della libreria durante gli orari di apertura, QUI il catalogo

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